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Conferenza - VILLE E CONTESTI: PER UNA TUTELA DAI BENI PAESAGGISTICI AL PAESAGGIO. PAESAGGI STORICI E SPAZI DELL’ABITARE.

 
Mercoledì 16 Luglio 2014, 03:00pm - 06:00pm
 
     

 

L'Ordine degli Architetti PPC di Belluno e la Fondazione Architettura Belluno Dolomiti, in collaborazione con la Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore, partecipano all'organizzazione degli eventi culturali dell'Estate Tizianesca 2014: un ricco calendario di conversazioni, concerti, presentazioni, visite esclusive, documentari all'insegna del Tiziano.
All'interno del programma, si segnalano in particolare sei eventi, tutti a partecipazione gratuita, che hanno valenza formativa per gli iscritti all'Ordine Architetti PPC: si terranno in data 16, 22 e 29 luglio e 7, 20 e 26 agosto.


Per l'ottenimento dei CFP è necessaria l'iscrizione attraverso l'apposito modulo presente sito dell'Ordine Architetti PPC di Belluno – accedendo al link http://ordinearchitetti.bl.it/formazione-continua-permanente/iscrizione-eventi-formativi - e la firma in entrata e in uscita nell'apposito registro.

 

CONFERENZA

Area oggetto attività formativa: 1_Architettura, paesaggio, design, tecnologia

VILLE E CONTESTI: PER UNA TUTELA DAI BENI PAESAGGISTICI AL PAESAGGIO.
PAESAGGI STORICI E SPAZI DELL'ABITARE.
Mercoledì 16 luglio 2014 - ore 15.00 – 18.00
Sala della Magnifica Comunità di Cadore - piazza Tiziano 2, Pieve di Cadore BL

CFP: 2 (richiesti) valevoli per triennio 2014-16

 

programma

Ville e contesti: per una tutela dai beni paesaggistici al paesaggio.
Il direttore della Fondazione Benetton Studi e Ricerche, agronomo ed esperto di bellezze naturali e di tutela dell'ambiente, dedica il suo intervento all'architettura e ai suoi contesti, quindi al paesaggio e percorre la storia dell'evoluzione del concetto di tutela del patrimonio culturale nell'ultimo secolo. Una storia che testimonia una attenzione "a passo variabile", con un forte momento di crisi che si incardina a partire dalla fine del secondo conflitto mondiale. Successivamente, la messa in discussione del paradigma dello sviluppo infinito ha dato maggior spazio ai temi dell'attenzione per i paesaggi, spesso perduti nel corso di cinquant'anni di stordimento "sviluppista", e al loro valore da intendersi oltre l'individuazione delle bellezze notevoli di Crociana memoria. Il senso del contesto, quale parte integrante dell'emergenza monumentale, acquisisce in tale ambito una valenza centrale, ma non ha ancora portato al superamento della dicotomia, tuttora esistente, tra paesaggio e beni paesaggistici, lacerto vivente quanto pernicioso dell'impostazione propria delle leggi Bottai. Le persistenze del paesaggio, secondo la lezione di Emilio Sereni, possono tuttavia costituire un antidoto contro la definitiva liquefazione dei paesaggi italiani.

Paesaggi storici e spazi dell'abitare.
In questi ultimi anni si è molto parlato di paesaggi, della loro tutela, degli strumenti per la loro conservazione. La difesa del paesaggio italiano è diventata una priorità, accanto alla valorizzazione dei beni architettonici e culturali, dei quali rappresenta l'indispensabile complemento, la sola cornice capace di renderli pienamente leggibili e comprensibili. Il paesaggio deve essere tutelato e conservato per il suo carattere di testimonianza di pratiche abitative, "palinsesto" nel quale leggere le tracce di un immensa opera di modellazione del suolo - "capitale fisso sociale" -frutto della fatica di intere generazioni. Nelle pratiche di pianificazione la necessità di garantire una corretta conservazione del paesaggio come bene culturale si intreccia e interagisce con obiettivi nuovi e stimolanti. Da un lato vi è l'esigenza di confrontarsi con alcuni grandi temi: la tutela, il rafforzamento e l'articolazione delle "reti ecologiche", le trasformazioni prodotte dalla messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico, il nuovo disegno prodotto dalle grandi infrastrutture e dalla loro opere di mitigazione. Nuovi "saperi", dotati di statuti disciplinari sempre più stabili e forti, consentono forse di guidare con sufficiente sicurezza il progetto di tali interventi. Sempre più frequentemente accanto alle riflessioni su questi temi, sia architetti che pianificatori rivolgono la loro attenzione al territorio, indagando l'articolarsi delle pratiche abitative, ricercando tracce e testimonianze di nuovi legami tra spazio, individuo e società. Come si stanno consolidando e ridefinendo gli "spazi dell'abitare", dopo generazioni di sviluppo insediativo? Come intervenire su estesi "territori abbandonati" lasciati ai margini dallo sviluppo, su un patrimonio di spazi aperti, di infrastrutture dismesse, di attrezzature che oggi appaiono non più necessarie o adeguate alle esigenze della società? Il contributo propone interrogativi e riflessioni sul paesaggio, pratiche e spazi dell'abitare, partendo da temi che hanno avuto un ruolo determinante nella stesura di alcuni progetti urbanistici: tra tutela di "invarianti" ed elementi identitari, e interventi che producono un nuovo disegno del territorio.

 

modalità di iscrizione

L'iscrizione dovrà avvenire entro e non oltre martedì 15/07/2014, accedendo al sito dell'Ordine APPC di Belluno al link http://ordinearchitetti.bl.it/formazione-continua-permanente/iscrizione-eventi-formativi 

quota di partecipazione
La partecipazione all'evento è gratuita

 

docenti/relatori
Marco Tamaro
(Venezia, 29.04.1959), agronomo, dirige la Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso dal 2009.
Esperto di politiche di gestione territoriale, dopo la maturità classica e la laurea in Scienze Agrarie ha svolto attività di ricerca dal marzo 1988 al luglio 1989 presso il Dipartimento di Scienze Ambientali-Facoltà di Chimica Industriale dell'Università di Venezia, con Alessandro Marani. Dal 1989 al 2008 ha lavorato presso il Consorzio di Bonifica Destra Piave di Treviso (dal 2002 come vice direttore), dove ha potuto mettere a frutto la sua precedente esperienza partecipando a diversi progetti di ricerca.
È stato componente della Commissione Edilizia nei Comuni di Quarto d'Altino (VE) e Istrana (TV) in qualità di esperto in materia di bellezze naturali e di tutela dell'ambiente (L.R. 31-10-1994 n. 63).
È responsabile della programmazione di tutta l'attività della Fondazione Benetton nelle sue diverse articolazioni, segretario del Consiglio di Amministrazione e del Comitato scientifico.
Partecipa a convegni e seminari incentrati sui temi della tutela e salvaguardia del paesaggio e dei beni culturali ed ha svolto attività di docenza nell'ambito di corsi di formazione. In collaborazione con la Direzione Ordinamenti del Ministero della Pubblica Istruzione ha ideato e organizzato le prime due edizioni del concorso annuale riservato alle scuole di tutta Italia dedicato all'articolo nove della Costituzione Italiana. Partecipa alle attività delle aziende del gruppo Benetton per le tematiche di tipo territoriale e ambientale, e in questa veste ha avviato il recupero dell'archivio storico dell'azienda agricola Maccarese sul litorale del Lazio ed è stato chiamato a presiedere lo Steering Committee Sostenibilità Ambientale istituito presso l'aeroporto di Fiumicino.

Roberto Raimondi
(Arenzano – GE, 13.09.1961), architetto, PhD in Urbanistica, ha redatto tra gli altri il PAT di Pieve, Calalzo, Domegge e Vodo di Cadore. La sua attività professionale si rivolge ai campi della progettazione urbanistica e architettonica, anche attraverso la partecipazione a concorsi nazionali e internazionali nei quali ha ottenuto vittorie e segnalazioni.
Nell'attività professionale cerca una dimensione tangibile attraverso la quale confrontare la continua riflessione teorica sui rapporti che legano individui e società ai processi di trasformazione e uso del territorio e dello spazio urbano.

 

tutor
arch. Sara Zandanel

Luogo Sala della Magnifica Comunità di Cadore - piazza Tiziano 2, Pieve di Cadore BL

 

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